martedì 10 aprile 2012

Maestro Venerabile








Dignitario designato alla dirigenza della Loggia massonica, corrispondente al Fuoco primo, allo " y " (Iod) del Delta Luminoso, al fuoco creatore, al seme maschile senza il quale non esiste la vita e, analogicamente, non può esservi Loggia n Lavoro massonico. Nel M.V. confluiscono tutte le energie della Loggia, e a lui deve essere fornito l’appoggio necessario per la costante produzione del Fuoco creatore e della Luce, la cui concretizzazione è evidente nelle cerimonie di Iniziazione, nei passaggi di grado e nello stesso svolgimento dei Lavori. Unitamente ai due Sorveglianti, il M.V. provvede alla manifestazione unisona e costante del fuoco nella sua triplice qualità fisica, animica e spirituale. Nell’ambito della terna di fuoco, la collocazione del M.V. nel Fuoco primo di Ariete rappresenta la prima qualità di tutti i dodici segni zodiacali, e di tutta la Loggia, per cui egli identifica il Principio. Tenendo conto della corrispondenza analogica del linguaggio alchemico tra la Loggia, l’Uomo e l’Athanor, la Loggia può essere definita un Fuoco a riverbero, che occorre alimentare a "giusto regime di Fuoco". Y (G.O.I.) Il M.V. ispira, presiede, governa e rappresenta la Loggia; nell'esercizio del magistero iniziatico la sua autorità sacra e inviolabile. Egli svolge gli atti rituali di sua competenza, esegue, con la collaborazione dei Dignitari e degli Ufficiali, le deliberazioni adottate dalla loggia, e responsabile dell'esecuzione delle deliberazioni degli Organi del Grande Oriente. Può essere eletto fra i fratelli che abbiano non meno di tre anni di anzianità nel Grado di Maestro e che abbiano ricoperto una carica di dignitario per almeno un anno, Rimane in carica un anno, e può essere eletto tre volte consecutivamente. Alla scadenza del suo mandato, non può essere rieletto M. V. nel triennio successivo, in nessuna Loggia della Comunione. La carica di M.V. incompatibile con quelle di componente la Giunta del Grande Oriente d'Italia di cui al successivo art. 34, di Consigliere dell'Ordine, di Grande Architetto Revisore, di Ispettore di Loggia, di Giudice del Tribunale Circoscrizionale e di Giudice della Corte Centrale (Art. 20 della Costituzione dell'Ordine). Sono attribuzioni del M.V.:. celebra le Iniziazioni e gli aumenti di Grado, provvede alle riammissioni e alle affiliazioni; in tali funzioni egli può essere sostituito unicamente dall'ex M.V. o, in caso di sua assenza, da un Fratello che abbia ricoperto la carica di M.V.;  presiede tutte le riunioni di Loggia; in sua assenza sostituito dal Primo Sorvegliante e, se anche questi non presente, dal Secondo Sorvegliante; partecipa alle Sessioni della Gran Loggia, e in caso di suo impedimento, sostituito da un Fratello che abbia rivestito la carica di M.V. o, in mancanza, da un Dignitario di Loggia designato dalla Loggia;  partecipa alle tornate del Collegio Circoscrizionale e alle sedute del Consiglio dei M.V., e in caso di suo impedimento sostituito da un Fratello Maestro da lui designato;  nomina il Segretario fra i fratelli Maestri;  designa di volta in volta i Fratelli incaricati di sostituire i Dignitari o Ufficiali titolari eventualmente non presenti ai Lavori di Loggia;  veglia sul comportamento massonico dei Fratelli in Loggia e nella vita profana, ed ha diritto di essere informato dai Fratelli su quanto venga loro a conoscenza sulla Massoneria in generale, la Loggia e i Fratelli in particolare;  tiene i rapporti con tutti gli Organi del Grande Oriente d'Italia; firma tutti gli atti e la corrispondenza della Loggia; è di esecuzione ai provvedimenti che attengono alla Loggia o ai Fratelli;  nomina i componenti della Commissione di Loggia di cui presidente di diritto; Può nominare un Oratore, un Segretario e un Tesoriere aggiunti scelti tra i Fratelli Maestri;  dispone del Tronco della Vedova;  cura il ritiro della tessera, non che delle carte e degli oggetti che i Fratelli passati all'Oriente Eterno, assonnati, depennati o espulsi avessero in consegna per conto della Loggia. Il Maestro Venerabile, che cessa dalla sua carica alla normale scadenza, assume il ruolo di ex Maestro Venerabile per il periodo in cui il suo successore rimane in carica.

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