Abbattere le colonne. Sospendere
i lavori da parte di una loggia. L’attività di una loggia può
essere sospesa per assenza di membri attivi, irregolarità dei lavori
e sospensione dei diritti massonici.
Acacia. Pianta con grande valore
simbolico collegata alla leggenda di Hiram.
Affiliazione. Iscrizione di un
massone a una loggia differente da quella in cui è stato iniziato.
Agape. Banchetto che può essere
rituale, o no. All’agape rituale possono partecipare solo i massoni
detta Agape Nera, mentre all’agape
bianca sono invitati anche i profani.
A.G.D.G.A.D.U. Abbreviazione
dell’invocazione ( Alla Gloria Del Grande Architetto Dell'Universo )
Alfabeto. E' in disuso,
salvo poche eccezioni, come la L - che sta per Loggia ed è
raffigurata da un quadro con un punto al centro - e i caratteristici
tre punti a triangolo usati come segno di abbreviazione delle
parole rituali, ma implicitamente anche come simbolo di saggezza,
forza e bellezza
Alzare le colonne. Ripresa dei
lavori rituali da parte di una loggia o
creazione di una nuova loggia.
creazione di una nuova loggia.
Anno massonico. Corrisponde
all'incirca al calendario ebraico e pertanto si ottiene sommando 4000
anni al calendario cristiano e il giorno è fissato il primo marzo.
Nei documenti massonici viene indicata la data massonica indicata
come Vera Luce (V.L.) e la data corrente indicata come Era Volgare
(E.V.)
Antichi doveri. Principi
basilari stabiliti dalla Grande Loggia d’Inghilterra e adottati
dalla maggioranza delle Obbedienze massoniche.
Apprendista. Primo grado della
scala gerarchica massonica. Si diventa apprendisti dopo
l’iniziazione.
Ara sacra. Tavolino dove viene
posto il libro della legge sacra e su di esso la squadra e il
compasso. Si trova nel tempio massonico ed è posto all’oriente.
Areopago. Camera dove lavorano i
massoni del Rito Scozzese Antico Accettato insigniti dal 30 al 33
grado.
Arte reale. Sinonimo di
massoneria. Era un termine che veniva usato nel Settecento e si
rifaceva alla leggenda del Re Salomone.
Aumento di salario. Passaggio di
grado. Termine che deriva dall’ambiente dei costruttori di
cattedrali medievali dove il passaggio da apprendista a compagno
d’arte veniva ricompensato con un aumento di paga.
Auspici. Termine che indica il
riconoscimento di una loggia da parte un organismo massonico
nazionale. Tutte le logge devono essere sotto gli auspici di un
Grande Oriente o di una Gran Loggia.
Balaustra. Lettera o relazione
del Gran Maestro a diffusione interna.
Batteria. Applauso rituale con
cui si onorano eventi particolari (la visita di massoni illustri,
l’iniziazione di un profano)
Battesimo. E' la
cerimonia con cui la Loggia adotta il figlio di un iniziato «per
curarlo come un ulivello»: oggi sembra che sia diventata molto rara
Bolla di fondazione. Decreto
attestante la fondazione di una loggia rilasciata da un organismo
massonico nazionale (Gran Loggia o Grande Oriente).
Brevetto. Documento che
certifica il grado massonico raggiunto.
Calendario. Il più
diffuso fissa il capodanno al primo di marzo e la nascita della
massoneria a quattromila anni prima dell'era cristiana. Però ve ne
sono almeno altri otto: tutti hanno comunque in comune il nome dei
mesi e l'ispirazione esoterica.
Camera. Riunione rituale di
massoni appartenenti allo stesso grado.
Camera dei passi perduti. Zona
che precede il locale deve si tengono le riunioni di loggia.
Camera di giustizia. Organismo
dove vengono giudicate infrazioni ai regolamenti che regolano le
obbedienze massoniche. La massima pena della giustizia massonica è
la radiazione.
Camera di Mezzo. Riunione
rituale di Maestri massoni (nella Massoneria continentale; in quella
Angloamericana indica la riunione rituale dei Compagni).
Camera di riflessione. Locale
speciale dove viene fatto sostare il profano prima del rito
d’iniziazione.
Capitazioni. Quote associative
che i massoni devono versare annualmente alla loro loggia.
Catena d’unione. Catena umana
che si forma durante i lavori di loggia. I massoni si uniscono in
circolo incrociandosi le mani per simboleggiare l’unione di tutti
massoni che partecipano ai lavori di loggia. Rappresenta il principio
di fratellanza e quello dell’unità che sviluppa potenza.
Cazzuola. Strumento simbolico di
derivazione muratoria che simboleggia il lavoro compiuto in loggia.
Collare. Insegna che distingue
l’incarico espletato il loggia.
Colonne. Simbolo massonico
mutuato dalla terminologia dei liberomuratori operativi medievali che
rappresenta la costruzione di un tempio interiore e morale.
All’ingresso dei templi massonici sono poste due colonne, quella
sinistra di stile dorico e quella destra di stile ionico,
contraddistinte dalla lettera J e B e sormontate rispettivamente da
tre melograni e da un mappamondo. In senso figurato alzare e
abbattere le colonne si riferisce alla creazione e la chiusura di una
loggia. Il termine colonna indica anche la fila degli scanni dove
siedono i massoni durante i lavori rituali di loggia. Gli Apprendisti
siedono alla destra del Maestro Venerabile mentre i Compagni d’Arte
alla sinistra; i Maestri possono sedersi sia a destra che a sinistra.
Compagno d’Arte. Secondo grado
della gerarchia massonica
Compasso. Simbolo massonico che
incrociato alla squadra rappresenta la massoneria. Rappresenta i
limiti del campo d’azione dell’uomo.
Consiglio delle luci. Organismo
di governo di una loggia composta dal Maestro Venerabile, dal Primo e
dal Secondo Sorvegliante.
Coprire il tempio. Espressione
usata per indicare che nessun estraneo è presente nel tempio.
Significa anche uscire dal tempio durante una tenuta rituale.
Copritore esterno. Massone
incaricato di sorvegliare affinché nessuno entri nel tempio.
Copritore interno. Massone
incaricato di sorvegliare la porta d’ingresso affinché nessuno
disturbi i lavori della loggia.
Costituire. Formare una loggia.
Diacono. Si dividono in Primo e
Secondo Diacono. Assistenti rispettivamente del Maestro Venerabile e
del Primo Sorvegliante.
Dignitari. Sono denominati
dignitari i dirigenti di una loggia. Le principali cariche di una
loggia sono il Maestro venerabile, il Primo e Secondo Sorvegliante,
l’Oratore e il Segretario.
Diploma. Ogni passaggio di grado
viene ufficializzato con un diploma, rilasciato dall’Ordine, che
diventa un documento di base nelle relazioni massoniche.
Demolizione. Termine che indica
lo scioglimento di una loggia.
Elemosiniere. Carica di loggia
con la funzione di raccogliere l’obolo per il tronco della Vedova.
Esperto. Massone incaricato
d’istruire massonicamente i profani in occasione della loro
iniziazione.
Figli della Vedova. Sinonimo di
massoni. Deriva dalla leggenda che Hiram, il costruttore del Tempio
di Salomone, fosse il figlio di una vedova.
Fratelli. Termine con cui si
chiamano tra loro i massoni.
Gabinetto di riflessione. Locale
dove il profano inizia il rito dell’iniziazione scrivendo il
proprio testamento rispondendo a tre domande sui doveri dell’uomo
verso se stesso, verso l’Ente Supremo e verso l’umanità.
GADU. vedi Grande Architetto
dell’Universo
Garante d’amicizia. Sinonimo
di ambasciatore. Rappresentante di una Gran Loggia o Grande Oriente
presso un organismo massonico con cui sono stati stabiliti rapporti
di amicizia e collaborazione.
Gemmare. Creare una nuova loggia
da un’altra. La gemmazione avviene generalmente quando una loggia
diventa troppo numerosa e una parte dei massoni aderenti decide di
crearne un’altra.
Giunta. Organo esecutivo del
Grande Oriente d’Italia.
Giuramento. Il rito varia
a seconda del grado ed impegna l'affiliato in modo definitivo.
Si pronuncia con la destra sul libro sacro mentre, piegando il
ginocchio sinistro, con l'altra mano s'impugna il compasso. La
carriera del massone comincia col giuramento. Le tappe fondamentali
sono rappresentate dai gradi di Apprendista, Compagno
d'Arme, e Maestro. Alla massoneria di accede per domanda.
Quando viene accolta, dopo indagini e verifiche dirette,
comincia la «preparazione interna» (letture e riflessioni) allo
scopo di saldare l'impulso sentimentale al ragionamento, essendo
teoricamente vietata ogni forma di reclutamento diretto. Superata
questa prima fase di iniziazione - che generalmente dura pochi mesi
anche ora che occorre un triplice controllo di idoneità - segue
la «preparazione esterna» che culmina nella cerimonia di
iniziazione, abbastanza stravagante per i nostri tempi, ma d'indubbio
fascino, almeno stando alla manualistica più diffusa da cui ho
tratto la seguente sintesi indicativa:
- il candidato s’incontra nel
vestibolo con una guida, quindi si spoglia degli ori e di ogni
altro oggetto metallico, scopre la camicia sul cuore, il ginocchio
destro e il piede sinistro per esternare «sincerità, umiltà e
rispetto». Una corda al collo gli ricorda il legame con il mondo
profano e una benda nera sugli occhi il peso delle passioni
sull’intelletto. Scortato dalla guida entra nel Gabinetto di
riflessione e fa testamento perché sta «per entrare in
una nuova vita». Insomma, come la mitica fenice, forte simbolo
muratorio, risorge dalle ceneri. Nel testamento — che sarà poi
bruciato — il neofita precisa la natura e l'intensità del suo
rapporto «con la patria, con la famiglia e con l'umanità». Infine
entra nel tempio, «riceve la luce» e giura fedeltà eterna.
- Finalmente è Apprendista e il
suo compito sarà quello di «sgrossare la pietra grezza» con
scalpello e maglietto» (vedi la voce Strumenti) allo scopo di
«maturare per essere impiegato utilmente». Proprio perché neofita,
al contrario del Compagno e del Maestro, l'Apprendista non ha la
«parola di passo» (quella che consente di entrare e di uscire dal
tempio). Quando la sua pietra diventa «cubica» (e quindi presenta
angoli retti può avere «un aumento di salario», Se l'ottiene,
«sale il gradino» che lo porta al gradio di Compagno e infine a
quello di Maestro. Per avere un aumento di salario anticamente
occorrevano almeno sette anni. Oggi è tulio più rapido ed è
possibile arrivare a Maestro in pochissimo tempo: basta avere chiara
fama nella società civile o politica.
- II grado di Compagno d'Arme —
stando al francese Jules Boucher, uno dei più accreditali
divulgatori del credo massonico — ha un'importanza relativa, pur
avendo come prestigiosa insegna la «Stella fiammeggiante» che
circonda la lettera G, un simbolo sul quale i massoni discutono dal
1737, quando apparve per la prima volta in Francia, e che ora si
tende a considerare un «enigma sacro».
- La Maestranza è l'ultimo
grado e il massone lo conquista quando «possiede teoricamente e
mette in pratica tutti i segreti dell'Arte reale», dimostrando
insomma di avere un'effettiva capacità di guida degli affiliali e di
governo nella Loggia. Il Maestro Libero Muratore siede nella «Camera
di mezzo» perché è un «uomo vero» che sa mediare «fra terra e
cielo» (e quindi è in grado di conciliare gli obiettivi profani con
la rigida tradizione esoterica). Il suo trono è situato a oriente,
fonte della «vera luce», tra la bandiera nazionale e quella
massonica.
Gradi simbolici. I primi tre
gradi massonici comuni a tutti i Riti.
Grado. Tappa del viatico
massonico. Il passaggio a un grado superiore suppone un crescita
nella conoscenza dei principi massonici. Tutti i Riti massonici sono
divisi in gradi.
Gran. Suffisso che precede le
cariche dei dignitari a livello nazionale. Le cariche corrispondono a
quelle della loggia. Es. Gran Segretario, Gran Primo Sorvegliante
etc.
Grande Architetto dell’Universo
(GADU). Principio creatore che non si identifica con nessuna
religione. L’invocazione "Alla Gloria del Grande Architetto
dell’Universo" (AGDGADU) precede generalmente gli atti
ufficiali e la corrispondenza massonica.
Grande Oriente. Obbedienza,
Ordine. Organismo massonico nazionale.
Gran Loggia. Il termine Gran
Loggia ha due significati. Si può usare per indicare un organismo
massonico quindi come sinonimo di Grande Oriente o come
l’assemblea dei maestri venerabili che si riunisce durante
l’equinozio di primavera.
Gran Maestro. Massima carica di
una organizzazione massonica.
Gran Maestro Aggiunto. Carica
con il compito di coadiuvare e sostituire il Gran Maestro in caso di
dimissioni.
Grembiule. Simbolo del lavoro
massonico. Varia secondo il grado raggiunto e deriva da quelli dei
muratori operativi medievali.
Guanti. Guanti bianchi che
vengono indossati obbligatoriamente durante le sedute rituali e
simboleggiano l’onore massonico.
Hiram. Mitico architetto e
costruttore del Tempio di Salomone.
Iniziazione. Cerimonia con la
quale il profano diventa massone.
Iniziato. Colui che ha superato
il rito d’iniziazione massonica. Viene usato anche come sinonimo di
massone.
Installazione. Rituale con il
quale il Maestro Venerabile, dopo la sua elezione, assume la carica.
Riferita a una loggia è sinonimo di creazione di una loggia.
Istituzione. Sinonimo di
massoneria.
Labaro. Stendardo distintivo di
una loggia.
Latomismo. Sinonimo di
massoneria.
Lavori architettonici. Termine,
d’origine medievale, che indica i lavori che si svolgono nelle
logge massoniche.
Libera muratoria. Sinonimo di
massoneria.
Libro sacro. per le
antiche Costituzioni inglesi è la Bibbia
data l'influenza che il protestantesimo ha avuto nella creazione e
nello sviluppo della massoneria moderna. Ma nei paesi a prevalenza
cattolica, è consentito porre sull'ara un'edizione della Bibbia che
raccoglie il Vecchio e il Nuovo testamento. Come Libro Sacro gli
italiani hanno adottato il Vangelo di San Giovanni di cui spesso,
prima di aprire i lavori, si legge qualche versetto (di preferenza
tratti dal Prologo).
Loggia. Luogo dove i massoni si
riuniscono. Indica anche un gruppo di almeno sette massoni, con i
gradi dal primo al terzo, che costituiscono l’unità di base
di una organizzazione massonica.
Logge miste e di adozione: le
Logge sono maschili. A tenere le donne fuori del tempio provvide nel
1723 lo scozzese James Anderson stroncando ogni tentativo di Logge
miste con una costituzione che viene tuttora considerata un
essenziale punto di riferimento. Alla fine dell'Ottocento, tuttavia —
e malgrado i divieti — spezzoni scismatici di varie obbedienze
nazionali favorirono la costituzione di Logge miste. Ce ne sono
ancora e si sono federate sul piano internazionale però sono
considerate irregolari e quindi osteggiate. In Italia, secondo un
censimento del 1984, ce ne sono almeno 14. Tra le Logge miste
possiamo considerare anche la Gran Loggia d'Italia che riconosce
anche alla donna il diritto d'accesso ai massimi gradi, come e aveva
fatto Giuseppe Garibaldi nel 1860 iniziando la figlia e altre donne
in un qualche modo coinvolte nella spedizione dei Mille. L’ordine
massonico femminile si è sviluppato soprattutto in Francia a partire
dal 1744, quando Giuseppina, la moglie di Napoleone, ne divenne Gran
maestra. C'è più tolleranza, invece, per le Logge di adozione,
anche se malgrado la piena autonomia finanziaria — costituiscono di
fatto un corpo di ausiliarie sotto tutela. Come dimostra del resto il
fatto che gli uomini possono frequentare come «visitatori» le Logge
di adozione, mentre alle donne è interdetto il tempio maschile e
quindi la conoscenza della vita effettiva del «corpo massonico».
Comunque è significativo che le «sorelle» vengano chiamate con il
settecentesco nome di «mopse», come il cane che i tedeschi
ritenevano campione di fedeltà.
Luci. Termine con il quale si
indicano il Maestro Venerabile, il Primo Sorvegliante e il Secondo
Sorvegliante.
Luce. Alla
«vera luce» si arriva risalendo i gradi della gerarchia. La scalata
comincia quando al candidato viene tolta la benda: «in quel momento
il Tempio è illuminato da tre candelieri», cioè da una «mezza
luce», da cui in passato si usciva dopo sette anni di tirocinio.
Oggi possono bastare pochi mesi.
Maestro. Terzo e ultimo grado
della massoneria simbolica. Grado indispensabile per accedere ai Riti
massonici.
Maestro venerabile. Massima
carica all’interno di una loggia. Presiede e governa una loggia e
viene eletto ogni anno in camera di mezzo.
Maestro delle cerimonie. Massone
incaricato alla osservanza del cerimoniale utilizzato nei rituali.
Massime massoniche. Le
più importanti sono sei e di fatto costituiscono una virtuale chiave
d'accesso alla filosofia della Libera Muratoria. Quella fondamentale
— Ben pensare, ben dire, ben fare — riassume la morale
massonica a cui il neofita è soggetto quando — Ordo ab chao
— esce dal caos della vita profana per cercare la luce, avendo in
sé — Adhuc stat — i mezzi per purificarsi «Nel
silenzio e nella speranza», con «Vigilanza e perseveranza»,
giacché solo così potrà «Sapere, osare, volare e tacere»,
Maglietto. Attrezzo, di origine
muratoria, che simboleggia il comando. Durante i lavori di loggia ne
sono fornite le Luci.
Membro onorario. Titolo
onorifico concesso da una loggia a un fratello particolarmente
meritevole. I membri onorari non partecipano abitualmente ai lavori
della loggia.
Officina. Sinonimo di loggia.
Oratore. Dignitario di loggia
che è responsabile della legge massonica.
Obbedienza. Termine con il quale
si indica un organismo massonico a livello nazionale.
Ordine. Sinonimo di Obbedienza,
Oriente.
Oriente. Sinonimo di Obbedienza,
Ordine.
Oriente eterno. Termine per
indicare la morte di un massone. Quando un massone muore si dice che
è passato "all’oriente eterno".
Parole sacre e di passo. Parole
convenzionali che vengono pronunciate durante i lavori rituali.
Piedilista. Elenco degli
appartenenti ad una loggia.
Profano. Termine che indica
colui che non è stato iniziato.
Quadro di loggia. Dipinto o
disegno che raffigura i simboli massonici distintivi di ogni grado.
Recipiendario. Profano che sta
per essere iniziato. Sinonimo di neofita.
Riconoscimento. Instaurazione di
regolari rapporti tra obbedienze massoniche.
Rito. Organismo massonico che
amministra i gradi superiori al terzo.
Sacco delle proposte. Sacco di
tela nera che viene fatto circolare tra le colonne e serve per
raccogliere proposte e richieste d’aiuto.
Sacco delle proposte. Il
maestro delle cerimonie lo fa circolare prima della chiusura dei
lavori per raccogliere proposte o aumenti di salario (cioè il
passaggio a un grado più alto), per soddisfare richieste di aiuto o
per stimolare le contribuzioni destinate a coprire le spese
straordinarie dell'Officina e delle organizzazioni di vertice (e cioè
i Consigli Regionali e il Grande Oriente). Le offerte si fanno in (
mattoni ). Il sacco è posto sotto la sorveglianza del
Tesoriere. Gli affiliati vi affondano la destra chiusa a pugno, anche
se non hanno nulla da chiedere, da prendere o da dare; e hanno
l'obbligo di ritirarla sempre serrata a pugno per garantire il
segreto individuale. In realtà, la finalità del rito è quella di
impedire una condizione suscettibile di favorire la formazione di
gruppi in grado di esercitare condizionamenti sul piano finanziario.
Segni. Gesti usati durante le
sedute rituali che variano secondo il grado raggiunto.
Segni. si ritrovano, più
o meno simili, in tutti i riti. Di complessa simbologia, sono
paragonabili a una carta d'identità. L'Apprendista deve tenere la
mano destra a piatto sotto la gola, quattro dita unite e il pollice
staccato per formare la squadra. Il Compagno porta la destra ad
artiglio sul cuore alzando la mano sinistra all'altezza della spalla
e questo vuoi dire «che il mio cuore venga strappato se tradisco i
segreti». I Maestri esprimono tre segni: l'Ordinario (con la destra
a squadra sul fianco sinistro), quello di Orrore (con le mani in alto
e le dita separate) e infine quello di Soccorso (portando la gamba
sinistra indietro, sollevando le breccia sulla testa e gridando «A
me, figli della Vedova»).
Segretario. Dignitario di loggia
che è responsabile della parte amministrativa di una loggia. Ha
anche il compito di redigere e conservare i verbali delle sedute.
Sonno. Massone non più
attivamente partecipante ai lavori di loggia. Durante
"l’assonnamento" il massone perde i suoi diritti però
mantiene la sua qualità di iniziato e può richiedere di essere
riammesso. In particolari situazioni storiche, quando la massoneria
viene messa fuorilegge, una intera obbedienza può entrare in sonno.
Sorveglianti. Esistono il Primo
e il Secondo Sorvegliante. Entrambi sono dignitari di loggia e loro
funzione è coadiuvare il Maestro Venerabile nei lavori di Loggia.
Spada fiammeggiante. Spada con
lama sinusoidale che rappresenta il simbolo del potere iniziatico del
Maestro Venerabile. Viene utilizzata durante le iniziazioni e nei
passaggi di grado.
Squadra. Attrezzo, di origine
muratoria, che incrociata con il compasso forma il più noto simbolo
massonico. Allegoricamente rappresenta l’equilibrio e rettitudine
Strumenti. riesumati
dai più remoti riti esoterici e biblici, oppure dalle leggende degli
antichi muratori (specialmente gli egiziani e i costruttori europei
di cattedrali) oggi si usano per definire la natura, la dimensione e
lo scopo dell'impegno; per caratterizzare le «tenute» (cioè le
riunioni) e le cerimonie; e infine per specificare il potere e la
funzione dei vari gradi. Ecco, in sintesi, tratti dalla più nota
manualistica, quelli maggiormente in uso:
- Candelieri: detti anche
«Stelle», sono a uno, due, tre e sette bracci. Stanno a indicare
che nella Loggia la «luce» della vera conoscenza è attiva. Il
candeliere a sette luci simboleggia la dirittura morale degli
affiliati e perciò viene posto sempre accanto al Libro Sacro, sotto
la volta celeste;
- Cazzuola: il più tipico e
originale degli strumenti massonici, serve pure «a impastare i lacci
d'amore» (cioè il cemento dell'amicizia):
- Compasso: è uno strumento
dinamico in quanto misura il divenire e quindi la dimensione dei
ragionamenti «che, secondo le circostanze, possono essere abbondanti
e larghi o precisi e serrati». L'apertura ideale è a 90 gradi, «che
per l'uomo è un limite naturale». Comunque, sino a 180 gradi
rappresenta il dominio della materia. Ma oltre è una linea retta che
si perde nel nulla. Per delimitare la portata destabilizzante della
mobilità, il compasso viene sempre associalo a un elemento fisso
quale la Squadra;
- Leva: è un simbolo di forza
«feconda e pericolosa» e quindi dev'essere temperata da strutture
meno dinamiche, come il Regolo, la Livella e il Perpendicolare (filo
a piombo dei muratori). Intrecciati, sovrapposti o separati,
l'insieme di questi strumenti non solo rappresenta svariate
allegorie, ma è anche attributo di funzioni e di gradi gerarchici;
- Maglietto: generalmente di
bosso o d'avorio, e la base su cui si sgrossa la «pietra grezza»
con lo Scalpello, ma in mano al maestro è simbolo di potere. La sua
simbologia o molto estesa ed è simile in ogni rito;
- Spada: ad eccezione del
Copritore, che è il difensore del tempio, tutti gli altri la devono
reggere con la sinistra. Ha la lama sottile ed è a due tagli. Quella
fiammeggiante — che evoca la «Spada di fuoco» della Bibbia — è
ondulata e il Maestro venerabile se ne serve per consacrare un
neofita con i rituali tre colpi sulle spalle, come nelle cerimonie di
investitura dei nobili e dei cavalieri nell'età medievale, ma
soprattutto in memoria dell'Ordine dei templari;
- Squadra: ritualmente
intrecciata o sovrapposta al compasso, rappresenta equilibrio e
rettitudine ed è strumento «di verifica dell'armonia
dell'universo».
Sulla spada. Procedura, oggi
proibita nel Grande Oriente d'Italia, con la quale il Gran Maestro
inizia un profano senza utilizzare il rituale d’iniziazione.
Supremo Consiglio. Organo
amministrativo che governa il RSAA.
Supremo Maglietto. Sinonimo di
Gran Maestro
Tavola. Termine che deriva da
"tavola da disegno" sulla quale venivano tracciati
schizzi e progetti per costruire. In massoneria speculativa indica il
testo di un intervento o il verbale di una riunione di loggia (tavola
architettonica)
Tavola d’accusa. Denuncia al
tribunale massonico.
Tegolatura. Indica il
modo per riconoscere un massone e per verificare la legittimità del
grado di un Visitatore. Quindi, simbolicamente, è la protezione del
tempio da un'eventuale infiltrazione di profani: quando ciò avviene,
si grida «Piove» e allora si rinserrano le tegole.
Tempio. quello di antica
struttura — con vestibolo, colonne, pilastri, triangoli, ara,
pavimento a mosaico, volte stellate e i corridoi dei «passi
perduti», dove si riflette o ci si scambia idee - ormai rivive
solo nel quadro che il maestro cerimoniere predispone con
un'oggettistica miniaturizzata prima di aprire una tenuta di Loggia.
I quadri si rifanno alle illustrazioni dei manuali di simbologia
massonica o a reperii d'arte sul cui modello qualche Loggia americana
ha dato vita a vere e proprie parodie. In Italia esistono però
parecchie strutture realizzale nel formale rispetto dell'architettura
Templare, come a Bologna, per esempio, dove furono iniziati Giosuè
Carducci, Giovanni Pascoli e (pare) Giuseppe Verdi. Il tempio
italiano più bello è forse quello affrescato a cavallo del
Settecento da Antonio Landini, detto il Margottino, e ornato con i
grandi stucchi del Portogalli. È il più grande dei sei ricavati nei
saloni del quattrocentesco Palazzo Altoviti in Borgo degli Albizzi,
più noto ai fiorentini come il «Palazzo dei visacci» per via dei
quindici busti (tra cui quelli di Dante. Petrarea, Boccaccio, di
Vespucci e del Magnifico) disposti a mezzo rilievo su tre file, una
per piano. Per le riunioni di Loggia, ad ogni modo, va bene qualsiasi
locale, specie se — con l'ingresso a Occidente — conserva il
carattere di un ideale corridoio che conduce a Oriente, dove, come il
sole, sorge la «vera luce». La tradizionale struttura esoterica
viene tuttavia rievocata con oggetti simbolici, che specie i Corpi
rituali non si stancano di raccomandare per arginare la «disinvoltura
profana» dei Liberi Muratori dei nostri tempi. In questo modo si
riafferma il principio secondo cui «il Tempio ideale deve essere
sempre un sistema coerente di simboli in quanto l'antropologia
massonica è immutabile, a differenza delle sue manifestazioni
contingenti, che seguono invece il divenire della storia». Quello
che caratterizza una riunione non è comunque il tempio, ma la Loggia
che, per essere completa, deve comprendere gli Ufficiali: il Maestro
venerabile, il Primo e il Secondo sorvegliante, il Segretario,
l'Esperto (dello anche il «Grande terribile» perché vigilia sulla
sicurezza massonica e gestisce i rituali), il Tesoriere. l'Oratore
(che rappresenta la Legge ed è il solo che può interrompere o
richiamare un Maestro venerabile che non si attiene scrupolosamente
alla prassi) e infine il Copritore armato di spada. Gli Ufficiali
hanno funzioni diverse e complementari e nel tempio siedono in modo
da formare la stella a sei punte che rappresenta il biblico Sigillo
di re Salomone. un simbolo forte come il Trinomio che impose
«Libertà, Fratellanza e Uguaglianza» mollo prima che gli
illuministi francesi iniziati alla massoneria ne facessero un'idea
forza della rivoluzione del 1789.
Tempio. Locale dove vengono
svolte le cerimonie rituali massoniche
Tenuta. Riunione rituale di
massoni in un tempio. Se la riunione è aperta ai profani si dice
bianca e i membri della loggia non indossano nessun paramento
massonico.
Tesoriere. Dignitario
responsabile delle finanze di una loggia autorizzato a raccogliere le
capitazioni.
Terzo grado. Grado di Maestro.
Toccamento. è un
segno di riconoscimento e perciò varia secondo i riti e il grado. Il
sistema più usato nelle Logge prevede che l'Apprendista prema tre
volte il pollice destro sull'indice di colui dal quale vuoi farsi
riconoscere e il Compagno cinque volte il medio. li maestro invece
stringe la mano ad «artiglio» con l'indice e il medio (simboli
della religione e della filosofia) che premono il polso nel punto in
cui, secondo gli antichi greci, si trovano le linee della salute,
delta fortuna e della felicità. Tutti, comunque, in segno di
amicizia, si scambiano un triplice abbraccio, preceduto da tre colpi
della destra sulla spalla sinistra. E una versione del «bacio della
pace» che San Paolo raccomanda ai cristiani nell'ultimo versetto
della prima Epistola come impegno di carità, di pace e di
fratellanza.
Tornata. Riunione di una loggia.
Può essere rituale se si svolge all’interno di un Tempio
massonico; bianca se svolta non ritualmente e fuori dal Tempio.
Triangolo. Gruppo di massoni che
non può trasformarsi in loggia perché formato da meno di sette
fratelli. Struttura massonica riconosciuta da una obbedienza e
particolarmente diffusa nei piccoli centri.
Tronco della vedova. Sacco che
viene fatto circolare tra le colonne al termine di una tornata
rituale e serve per raccogliere offerte in denaro da destinare in
beneficenza.
Ufficiali. Incarichi minori
all’interno di una loggia (Copritore interno ed esterno,
Maestro delle cerimonie, primo e secondo diacono, elemosiniere, etc.)
Valle. Entità geografica in cui
si suddivide amministrativamente una obbedienza massonica.
Venerabile. Abbreviazione di
Maestro Venerabile.
Vesti e gioielli. Come
gli Strumenti, hanno una remota origine esoterica a cui ciascun Rito
ha dato una propria caratterizzazione. I più importanti sono:
- il collare: si tratta di
un'insegna che indica una funzione e pertanto è obbligatorio, specie
per gli Ufficiali di Loggia. Generalmente è foderato di nero (anche
se i vari riti consigliano colori e disegni diversi per
caratterizzare i valori della propria discendenza);
- i gioielli (in buona parte
uguali agli strumenti rituali) sono «mobili (come il Perpendicolare)
quando, a seconda della funzione che si sta assolvendo, passano
dall'uno all'altro; e sono «immobili» quando richiamano i gradi. Ve
ne sono però almeno altri 19 tramandati dalla tradizione più amica,
che non cadono in disuso perché sono non soltanto evocativi, e
pertanto ricchi di fascino esoterico, ma anche molto decorativi;
- il grembiule. È
sicuramente il più importante elemento dell'abbigliamento massonico.
Composto da un rettangolo e da una bavella triangolare e sormontato
da una cintura, 6 di pelle bianca per l'Apprendista; orlalo di rosso
per il Compagno; foderato di rosso per il Maestro con al centro le
lettere M e B separate dai tre caratteristi ci punti a triangolo;
- i guanti bianchi, uguali per
tutti, sono il simbolo dell'onore. L'Apprendista ne riceve due paia,
uno per sé e l'altro per la donna che più stima;
- la sciarpa azzurra, portata a
tracolla dalla spalla destra al fianco sinistro, ricorda il sostegno
della spada. Insomma, e in pratica un ornamento con cui s'intende
saldare la tradizione cavalleresca con quelle dei muratori
costruttori di piramidi o di cattedrali.
V.I.T.R.I.O.L. Acronimo della
frase di origine alchemica "Visita Interiora Terrae
Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem". Campeggia nella
Camera di riflessione.
Volta stellata. Soffitto di un
tempio massonico che riproduce il cielo nel giorno del Solstizio
d’estate. Simbolicamente rappresenta la costruzione del Tempio non
ancora finita a simboleggiare che i lavori del Tempio interiore per
un massone non finiscono mai.
Volta d’acciaio. Omaggio reso
in tempio a un visitatore illustre dai membri della loggia che
allineati su due file incrociano le spade e formano una volta sotto
la quale passa il visitatore.
Zodiaco. Al contrario di
quello astrologico non ha sbocco divinatorio. I massoni tengono
infatti a precisare che per loro ha un «alto ed esclusivo valore di
cosmologismo simbolico». L’espressione è oscura, ma qualche
esempio può chiarire la differenza rispetto all’astrologia:
l’Ariete è la rappresentazione della spinta verso l’affiliazione;
i Gemelli lo sono della «luce» che riceve l’Apprendista, mentre
la Bilancia configura una piena maturità, quindi il maestro. Data la
funzione simbolica, lo Zodiaco è un elemento fisso dell’architettura
templare e viene sempre collocato nella fascia superiore della
parete, quasi a sostegno della volta celeste.
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