martedì 10 aprile 2012

Uguaglianza e Fratellanza





L'ETICA, o MORALE, è quella branca della filosofia che si riferisce al comportamento dell'uomo nel più diversi aspetti della sua esistenza. La stessa origine etimologica delle due parole esprime, già di per sé, tale riferimento al comportamento: ETICA proviene dal greco "ETHOS" e MORALE dal latino "MOS, Moris" plurale "MORES" che indicano ambedue il costume, in quanto modo di vivere. 

MORALITA’ o ETICITA’ indicano quindi la qualità ed il grado di osservanza del principio etico o morale. Ovviamente la "Moralità" può essere considerata sotto vari aspetti a seconda che si giudichi il comportamento dell'uomo nei vari campi in cui l'uomo stesso vive e si esprime, ed a seconda che ci si limiti a considerare le azioni nelle quali la moralità stessa (o la immoralità o amoralità) si esprime, o che si risalga alle motivazioni intime di tali azioni, nei pensieri e nel sentimenti dell'uomo stesso. 

Ci sarà quindi una moralità di carattere personale che, si riferirà alle norme di comportamento dell'individuo, alle motivazioni dei suoi pensieri e sentimenti, come ad esempio la morale sessuale, quella professionale, ecc. e una morale "sociale" che si riferirà all'uomo, in quanto membro della società e quindi al comportamento dell'individuo nella e con la società di cui fa parte.

Ci saranno quindi i vari aspetti di tale moralità come "sociale", "politica", ecc. Occorre notare e, precisare chiaramente che, i vari aspetti della moralità (che si distinguono per chiarezza di analisi) sono però strettamente collegati fra loro ed interdipendenti: la moralità individuale e quella sociale hanno infatti le medesimi radici nel profondo della coscienza umana, anche se poi si esprimono in campi diversi a seconda delle situazioni differenti in cui la persona viene a trovarsi. Per quanto concerne la Fratellanza massonica, ambedue gli aspetti della moralità debbono essere presi in considerazione. La Massoneria infatti, non è, soltanto, una società finalizzata ad uno scopo particolare, per cui le esigenze di moralità dei suoi membri vengano considerate unicamente nell'ambito di tale scopo, salvo casi di deviazioni tanto gravi da dare scandalo e quindi nocumento alla società medesima.

Ad esempio, una società letteraria, filosofica, artistica, sportiva, ecc... si preoccuperà della moralità dei suoi membri nel campo delle sue finalità stesse e non al di fuori di essi. Un'accusa di plagio sarà considerata infamante in una società letteraria, mentre un comportamento immorale, per esempio nell'etica sessuale, purché non faccia scandalo, non sarà considerato con il medesimo rigore.

La storia della letteratura è piena di esempi del genere: Victor Hugo o Pasolini, per non citare che due esempi di epoche e paesi diversi, non sarebbero cacciati per indegnità da nessuna società letteraria, non ostante la sfrenatezza sessuale del primo e le deviazioni ancora più ignominiose del secondo. 

Nella Massoneria, le cose vanno diversamente, o, almeno, dovrebbero andare diversamente, perché, purtroppo, non è sempre così, come esemplificano fatti anche clamorosi e recenti. 

La Massoneria richiede ai suoi membri un livello di moralità che si estenda a tutti gli aspetti dell'etica. Quando un profano bussa alla Porta del Tempio, si richiede la garanzia che sia "uomo libero e di buoni costumi", ossia che, la sua moralità, malgrado tutte le manchevolezze di ogni creatura umana, sia ad un livello tale da permettergli di fare parte di una società che dovrebbe essere composta unicamente da uomini "liberi e di buoni costumi".

Purtroppo questa frase, cosi spesso ripetuta, non è sempre adoperata e recepita nella sua assolutezza, col risultato che, per amor di proselitismo, vengono presentati ed accolti profani, la cui presenza nelle Famiglie massoniche, risulta più a danno che a vantaggio della comunità dei Fratelli e del buon nome della Massoneria stessa, nel mondo profano.

 Non si vuole pretendere con questo che debbano essere accolti solo profani "perfetti", perché, altrimenti, non avrebbe alcun senso il richiedere un impegno a "sgrossare la loro pietra grezza", ma, almeno, che ci sia in loro la disposizione ed il desiderio di farlo in modo che, i loro "buoni costumi", ossia, la loro "moralità" in campo profano, sia suscettibile di quel continuo miglioramento interiore che, costituisce uno degli scopi essenziali della Massoneria.

Infatti, quando il neofita viene ammesso, la sua "moralità" acquista un nuovo requisito di carattere sociale, in quanto non gli si richiede più soltanto di essere personalmente di "buoni costumi", ma di assumere un comportamento che rispetti i principi della Famiglia massonica nel suoi rapporti con i Fratelli, primi fra tutti, la tolleranza e la fratellanza.

Per rimanere nella immagine simbolica della pietra grezza e della pietra levigata, che è quella che si avvicina di più all'argomento di cui trattiamo, si potrebbe dire che, se si vuole procedere allo sgrossamento ed alla levigazione della pietra grezza, bisogna però che inizialmente che ci sia una "pietra",ossia una solidità morale, sia pure grezza, sulla quale lavorare. L'Arte muratoria consiste appunto in questo: sapere scegliere la pietra grezza che sia suscettibile di lavorazione (selezione delle candidature di profani da iniziare che abbiano una "moralità" preesistente tale che possa venire trasformata in "moralità massonica"); lungo e paziente lavoro che, procede di grado in grado per la trasformazione ed il perfezionamento del Fratello in "pietra levigata", ossia al livello di "moralità massonica!". 

E questo il punto nel quale occorre fare alcune considerazioni sull'origine, o sulla base, della "moralità" in senso profano ed in senso massonico. La filosofia etica insegna che, la morale, ossia il principio etico che sta alla base del comportamento di ogni persona, può avere origini diverse: essa può essere "autonoma" ossia ubbidire a norme che, l'individuo stesso si dà, ossia regolarsi secondo la "coscienza personale" che indica e distingue ciò che è bene e ciò che è male.

Poiché, però, l'uomo vive, fin dalla sua nascita, insieme ad altre persone (famiglia, scuola, società, ecc ... ) ci sono regole di comportamento morale che gli provengono dall'esterno e che gli indicano comportamenti morali che possono (o non possono) corrispondere a quanto gli viene dettato dalla propria etica personale.

Quando c'è armonia tra la morale "autonoma" e la morale "eteronoma" non sorgono problemi, ma quando capiti che esse siano in disaccordo, o addirittura in contrasto, si presenteranno problemi di obiezione di coscienza da una parte, o tentativo di sopraffazione dall'altra. Questa è la ragione per la quale è indispensabile che ogni neofita venga previamente informato di quali sono i principi morali della Massoneria per considerare se, fino a che punto, egli è disposto ad accettarli, senza entrare in contrasto con la propria coscienza.

Viceversa, è dovere di ogni Famiglia massonica, verificare con la massima cura se, e quanto, la moralità di un candidato sia tale che egli possa recepire, senza contrasto, i principi morali della Famiglia nella quale chiede di entrare. Ma c'è un altro punto importante da prendere in considerazione: ed è che la moralità massonica è "Teonoma", ossia si ispira a principi che sono al di sopra di ogni autonomia individuale e di ogni eteronomia che derivi dal consenso dei membri che hanno accettato insieme, e quindi ritenuti validi per tutti, e doverosi per tutti, un certo numero di principi morali basati sulle affermazioni del trinomio massonico e sul principio della tolleranza.

Pur senza essere una "Chiesa" con dogmi, principi di fede, ecc. la Massoneria pone al centro dei suoi Lavori il "Libro della Sacra Legge",ossia la volontà etica del "Grancle Architetto dell'Universo". Ciò significa che, al di sopra dei principi etici individuali e delle leggi morali che provengono dal comune consenso, si ammettono e si accettano, come valori fondamentali, alcuni principi di moralità che hanno origine fuori, e al di sopra, sia dell'individuo, che della comunità dei Fratelli, in quanto provengono dal Grande Architetto, ossia da Dio. 

La moralità massonica è (o meglio dovrebbe essere) una perfetta armonia tra i principi morali che provengono dalla sua accettazione della volontà etica della divinità (comunque concepita) divenuta volontà comune della Famiglia e penetrata nella coscienza di ogni Fratello, in modo che egli la senta sua. Poiché, come si diceva, la Massoneria non è una Chiesa che, esiga l'accettazione di specifici dogmi, vi permane la più ampia libertà intorno alla definizione del Grande Architetto, sicché possono essere massoni uomini che, appartengano a fedi diverse, comunque essi concepiscano, l'essenza della divinità ed i loro rapporti con la medesima, ma non possono essere massoni coloro i quali, rifiutano di riconoscere che al di sopra della loro moralità individuale e della loro accettazione dei principi morali della massoneria, c'è un principio morale che proviene da un "principio" di moralità assoluto che è quello derivante dalla accettazione del Grande Architetto, come il legislatore supremo. 

In altre parole si può affermare che, la Massoneria, ha il massimo rispetto per la autonomia della coscienza di ogni suo membro, ma che, nel contempo, esige da lui che "liberamente o spontaneamente'' accetti e faccia sua la moralità, ossia LE NORME di COMPORTAMENTO dei Fratelli. Ossia LIBERTA’, ma anche UGUAGLIANZA e FRATELLANZA; nella consapevolezza che, tanto la coscienza individuale, quanto le regole di comportamento massonico che si accettano, derivano tutte da un unico principio che è superiore ad ogni individuo e ad ogni collettività e che (comunque lo si concepisca) viene ritenuto la "fons autoritatis", ossia il principio morale dal quale debbono trarre ispirazione e guida sia la moralità individuale che quella della Famiglia massonica. 

3 commenti:

  1. Blog ben fatto e di gradevole lettura. Ricco di contributi e illuminata esperienza. Anche così si contribuisce alla ricerca e all'accrescimento interiore degli uomini liberi e di buoni costumi.
    M:.V:. F.V.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. <Bella spiegazione... semplice è allo stesso tempo coinvolgente,per chi cerca questo meraviglioso cammino.

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