sabato 21 aprile 2012

Ermetismo












Termine che definisce una delle più importanti dottrine iniziatiche, che si aprono al cospetto d'ogni "ricercatore della Verità". L'Ermetismo noto come "corrente mistica e filosofica", sorta nel tardo ellenismo (II e III secolo dopo Cristo), basata su alcuni scritti antichi, in buona parte attribuiti ad Ermete Trismegisto (Hermes Trismegistos), un personaggio emblematico e misterioso, considerato dai filosofi storici la personificazione della parola, o logos. L'intera cultura, tradizione e teologia dell'antico Egitto sono impregnate dalla saggezza di questa dottrina, adottata e diffusa poi in tutto il mondo conosciuto alcuni millenni prima della nostra era. L'origine dell'Ermetismo collocata a metà tra storia e leggenda, ed ha per fondamento quella che ritenuta la più famosa tra le opere attribuite proprio ad Ermete Trismegisto, ovvero la "Tavola di Smeraldo", detta anche smeraldina o smaragdina . Lo stesso Ermete avrebbe inciso queste lapidarie ed oscure frasi con una punta di diamante su una lamina di smeraldo: "E' vero, senza menzogna, certo e verissimo: ciò che in basso come ciò che in alto, e ciò che in alto come ciò che in basso; con queste cose si fanno i miracoli di una cosa sola. E come tutte le cose sono e provengono da Uno, per mediazione dell'Uno, così tutte le cose sono nate per adattamento di questa cosa unica. Il Sole ne il Padre, la Luna ne la Madre, il Vento l'ha portato nel suo ventre. La Terra la sua nutrice ed il suo ricettacolo. Il Padre di tutto, il Telesma del mondo universale, qui. La sua forza e potenza integra, se viene convertita in Terra. Tu separerai la Terra dal fuoco, il sottile dallo spesso, dolcemente e con grande cura. Rimonta dalla Terra al Cielo, e ridiscende, e raccoglie le forze delle cose superiori ed inferiori. Tu avrai con questo mezzo tutte le glorie del mondo, ed ogni oscurità fuggir da te la forza, forte di ogni forza, perché vincere ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così il mondo fu creato. Da cui usciranno adattamenti mirabili, il cui mezzo si trova qui indicato per questo che io fui chiamato Ermete Trismegisto, perché possiedo le tre parti della filosofia universale. Ciò che ho detto dell'Opera del Sole perfetto e completo". A quanti fossero interessati ad approfondire lo studio di questo documento unico, si raccomanda la lettura dell'appendice II alla Scala dei filosofi, la Scala philosophorum, oppure dell'ancora più famosa opera del Burckhardt. Opportuno rammentare comunque come questa sia pervenuta a noi quale ultima pagina di un'opera composta d'una cinquantina di fogli, risalenti al VI-VIII secolo dell'era volgare, originariamente redatti in lingua araba ed introdotti in Europa attraverso le invasioni islamiche. La Tavola era stata scritta in lingua fenicia, poi tradotta successivamente in greco, siriaco (dialetto aramaico orientale), arabo, latino, francese e, pi recentemente, in italiano. Immaginabili le contaminazioni e distorsioni introdottevi. Il suo mitico scopritore, il saggio Apollonio di Tiana, pare fosse riuscito a penetrare in una cripta posta proprio sotto la statua di Thoth-Ermete, trovandovi un vegliardo, uno "cheikh", seduto su un trono d'oro. Egli teneva in mano una "Tavoletta di Smeraldo", su cui era scritto: "Ermetismo" qui la formazione della natura". Davanti a lui v'era un libro, su cui si leggeva: " qui il segreto della creazione degli esseri, e la scienza delle cause di ogni cosa". In ogni caso, la Dottrina Ermetica dice chiaramente che essa non parla per gli ignoranti, ma solo per coloro che sanno, e quindi "coloro che sanno", leggendo una qualsiasi versione della Tavola di Smeraldo, sono potenzialmente in grado di recepire il giusto messaggio, superando senza difficoltà gli errori che in essa possono essere stati eventualmente introdotti. L'Ermetismo è stato, ed tuttora, spesso confuso con la consequenziale Alchimia, altra scienza occulta importata in Spagna con le invasioni arabe. Molti sono i testi che confondono le due diverse filosofie, seppur esse siano molto profondamente correlate. Nel Medioevo, e nel successivo Rinascimento, l'Ermetismo stato considerato come la dottrina occulta degli alchimisti: Questi infatti sostenevano che Ermete Trismegisto fosse stato il padre dell'Alchimia a cui, proprio per questo, diedero il nome di scienza ermetica. Essa identifica il complesso di conoscenze, sia fisiche che spirituali, connesse con la ricerca della Pietra Filosofale, catalizzatore indispensabile per la creazione dell'Oro. Una allegoria mascherante il vero indirizzo della dottrina ermetica, rivolta al solo piano mentale, non certo (come sembrerebbe, come si credeva ed ancora si crede) a quello banalmente materiale. L'illustrazione della dottrina deve mantenersi entro i confini definiti dal "Kybalion", il nome attribuito fin dalla più remota antichità alla raccolta degli insegnamenti di Ermete Trismegisto. La difficile comprensione dell'unità dei principi ermetici impone un'operazione preliminare in quanti intendono penetrarne gli anfratti pi occulti. Si tratta di lavorare su se stessi, per ampliare la propria coscienza, sviluppandola gradualmente fino a conseguire l'indispensabile sensibilità spirituale, l'unica vera chiave d'accesso ai Misteri dell'Ermetismo Recita il Kybalion: "Allorché s'ode il passo del Maestro, s'aprono le orecchie di quanti sono pronti a riceverne l'insegnamento". Ed ancora: "Quando le orecchie dello studioso sono pronte per l'audizione, vengono le labbra a riempirle di saggezza". Per cui, i contenuti dei principi operativi esposti attireranno l'attenzione di coloro che sono pronti a ricevere il messaggio, soltanto la loro, mentre contemporaneamente, allorché il discepolo sarà pronto, il Kybalion verrà a lui. Questa la legge fondamentale dell'Ermetismo, ed il Kybalion dice dei suoi principi operativi "I principi della Verità sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con cui si aprono le porte del Tempio". Essi sono. 1) Mentalismo (Tutto ci che appare, e che i nostri sensi recepiscono, "Spirito", che di per se inconoscibile ed indefinibile, ma che va considerato come "Mente universale, infinita e vivente". Tutto l'universo fenomenico, ogni sua parte compresa, non che la semplice creazione mentale del Tutto, ed esiste nella mente del tutto stesso, insieme a noi, viviamo, ci muoviamo ed operiamo. Questo principio, fissando la natura mentale dell'intero universo, spiega da solo ogni fenomeno mentale e psichico. La sua comprensione consente all'uomo di afferrare le leggi dell'universo mentale, implicando conseguentemente il far contribuire le stesse al suo benessere, al suo progresso ed alla sua evoluzione. Esso rivela la reale natura dell'energia, della forza e della materia, come pure perché e come queste siano subordinate al magistero della mente. Lo studioso che si trovi in possesso di questa importantissima chiave madre, può aprire le porte del Tempio della conoscenza mentale e psichica, accedendovi liberamente e coscientemente. In tempi remotissimi, un maestro dell'ermetismo scrisse: "Colui che afferra la verità sulla natura mentale dell'universo certo molto avanti sul sentiero della sapienza". Corrispondenza (Il Kybalion recita: "Com'é al di sopra, così al di sotto; com'é al di sotto, così al di sopra". Trattasi di un principio ribadente la verità della corrispondenza tra le leggi ed i fenomeni dei diversi piani dell'essere e della vita. La sua comprensione chiarisce oscuri paradossi e segreti della natura. Assurdo il solo pensare che l'uomo sappia tutto: costituirebbe la conferma della sua perfezione. Farebbe di ogni ricerca un assurdo. Raggiunta la vetta del monte, sempre l'uomo vede altre cime davanti a se, a ricordargli le sue immense limitazioni. Esistono quindi piani al di sopra d'ogni nostra conoscenza. Ma allorché applichiamo loro questo principio, possiamo afferrare conoscenze che, normalmente, ci sarebbero precluse. Il principio della corrispondenza di applicazione universale, manifestazione sui diversi piani della materia, della mente e dello spirito. Da sempre l'ermetismo lo considera strumento mentale essenziale, per mezzo del quale possiamo eliminare i veli che ostacolano la visione del mondo del mistero. Come la conoscenza della geometria consente all'astronomo la misura della distanza dei soli, delle galassie e dei loro movimenti, così questo principio pone l'uomo in condizione di usare la ragione sia nel noto che nell'ignoto. Esaminando a fondo l'elemento reale minimo ed indivisibile, "monas", ovvero la monade di Giordano Bruno, Leibniz e Kant, lo studioso può facilmente arrivare a comprendere l'arcangelo); Vibrazione (Il Kybalion recita: "Nulla in quiete, tutto si muove; ogni cosa vibra". Un principio questo che trova conferma anche nelle conclusioni delle più attuali ricerche scientifiche. Esso spiega come le differenze tra le molteplici manifestazioni della materia, dell'energia, della mente e dello spirito, non siano che una risultante dai diversi livelli di vibrazione. Dal Tutto, che puro spirito, fino alle più grossolane forme materiali, ogni cosa vibra. Quanto più elevata la frequenza di vibrazione, tanto pi evoluta la posizione nella scala spirituale. La vibrazione dello spirito tanto alta ed ampia da apparire in quiete, proprio come la ruota che gira tanto rapidamente da sembrare ferma all'osservatore. All'opposto estremo della scala troviamo le forme grossolane di materia, le cui vibrazioni sono tanto basse da sembrare a riposo. Corpuscoli microscopici ed elettroni, atomi e molecole, mondi e galassie vicine e lontane, tutto in vibrazione. Così come avviene sui piani d'energia e di forza, sui piani mentali e sui piani spirituali. Attraverso la comprensione del principio della vibrazione, lo studioso di ermetismo arriva a controllare le sue proprie vibrazioni mentali, nonché quelle degli altri. I maestri lo applicano per acquisire potere sui fenomeni naturali, a conferma dell'antica citazione: "Colui che comprende il principio della vibrazione possiede lo scettro della potenza"); Polarit (Il Kybalion recita: "Tutto duale,; tutto ha poli; ogni cosa la sua coppia di opposti. Il simile ed il diverso sono uguali; gli opposti sono di natura identica, seppur differenti in grado. Gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità, e tutti i paradossi possono essere conciliati". Il principio ribadisce l'esistenza d'una seconda facciata della stessa medaglia, dimostrando come caldo e freddo, seppur opposti, siano in verità identici, differenziandosi unicamente per il diverso grado. Nessun termometro definisce i confini tra caldo e freddo. In entrambi i casi si tratta solo di forma, di varietà, di livello di vibrazione. I fenomeni correlati sono manifestazioni del principio della polarità, che diventa evidente nel caso di "luce" ed "oscurità". Quale differenza esiste tra grande e piccolo, tra duro e tenero, tra nero e bianco, tra rumore e silenzio, tra acuto ed ottuso, tra alto e basso, tra positivo e negativo, tra bene e male? Paradossi spiegati da questo principio, operativo anche sul piano mentale. Un esempio? Prendiamo in considerazione odio ed amore, due stati mentali apparentemente opposti. Ci sono livelli diversi per entrambi, ed esiste un punto intermedio, in cui si parla di piacere e dispiacere. Non sono che gradi diversi di una stessa cosa. Infine, aspetto fondamentale per gli ermetici, le rispettive vibrazioni sono variabili, tanto da trasformare l'odio in amore, tanto nel proprio come nell'altrui spirito. E' sufficiente l'impiego della volontà. Tra gli opposti abbiamo citato il bene ed il male. Ebbene, applicando il principio della polarità, l'ermetista sa come trasmutare l'uno nell'altro. Trattasi dell'alchimia mentale, un'arte la cui applicazione consente, a chi ne padrone, il cambio della polarità propria e di quella altrui);  Ritmo (Il Kybalion recita: "Ogni cosa fluisce e rifluisce; ogni cosa ha le sue fasi; tutto s'innalza e cade; l'oscillazione del pendolo si manifesta in tutte le cose; la misura dell'oscillazione a destra la misura dell'oscillazione a sinistra; il ritmo compensa". In tutte le cose esiste flusso e riflusso, un'oscillazione, come quello del pendolo, o dell'alta e bassa marea. Un movimento conforme al principio della polarità. Quindi c' sempre azione e reazione, avanzamento e retrocessione, innalzamento ed abbassamento. Interessa tutto l'universo, ed avviene nei soli e nelle galassie, negli uomini e nella natura intera, nei corpi e nella mente, nell'energia come nella materia. Il principio del ritmo risulta evidente ed incontestabile nella creazione e distruzione dei mondi, nello sviluppo e decadenza delle nazioni, nell'alternanza degli eventi storici come nella vita d'ogni essere umano, nonché negli stessi stati mentali dell'uomo. Gli ermetisti, compreso questo principio universale, hanno ideato formule e metodi per annullarne gli effetti, soprattutto in loro stessi, mediante l'applicazione della legge mentale della neutralizzazione: non potendo eliminare o bloccare il principio, ne sfuggono in buona parte gli effetti. Anziché subirlo, lo sfruttano, coll'uso della loro "Arte". Polarizzandosi nel punto ottimale prescelto, neutralizzano l'oscillazione pendolare che tende a portarli al polo opposto. Quanti abbiano raggiunto un certo livello di autocontrollo, od autopadronanza, lo fanno, almeno fino ad un certo punto, più o meno consciamente. Il maestro riesce a farlo ogni qual volta lo voglia, raggiungendo un grado di equilibrio e di fermezza mentale incredibile per il profano, che invece non può che subire gli effetti del principio, spesso senza rendersene conto. Trattasi del principio più e meglio studiato ed approfondito da parte degli ermetisti, che nel tempo hanno potuto mettere a punto metodi di reazione, di neutralizzazione e di sfruttamento, metodi che rappresentano una parte importante dell'alchimia mentale ermetica); Causa ed Effetto (Il Kybalion recita: "Ogni causa ha il suo effetto; ogni effetto ha la sua causa; ogni cosa avviene per una legge; il caso non esiste, un nome dato ad una legge non riconosciuta; non esistono molti piani di causalità, e nulla sfugge alla legge". Illogico credere che qualcosa, qualsiasi cosa, possa avvenire per pura combinazione, dato che ogni evento si verifica solo in quanto conseguenza d'una precisa causa che precedentemente, che a monte, l'ha originato. Mentre esistono pochi piani di causalità, ove i più bassi dominano quelli più alti, nulla sfugge alla legge. La massa profana non può che subire l'ambiente, poiché forza e volontà altrui sono più forti di essa stessa, vera pedina sulla scacchiera della vita. Per cui la massa viene mossa, succube dell'eredità, della suggestione e di svariate cause che le sono inevitabilmente esterne. Il maestro invece si innalza ad un piano superiore, dominando il suo stato d'animo, il suo carattere, le sue qualità, i suoi stessi poteri su quanto lo circonda, trasmutandosi da pedina a motore, da spettatore ad artefice. Usa così il principio, anziché esserne lo strumento succube. Comunque, soltanto i maestri possono farlo, proprio sfruttando la legge della causalità dei piani superiori, dopo essersi assicurato il controllo, il dominio assoluto, sul loro stesso piano. in questo che condensata l'immensa ricchezza della scienza ermetica: lo legga, lo capisca e lo comprenda, naturalmente "chi pu"; Genere (Il Kybalion recita: "Il genere in tutte le cose; ogni cosa ha il suo principio mascolino e femminino; il genere si manifesta su tutti i piani". Anche questo principio trova applicazione ovunque, in ogni cosa: sul piano fisico, sul piano mentale e su quello spirituale. Sul piano fisico si manifesta come "sesso", sui piani superiori assume invece forme diverse, pur restando identico. Nessuna creazione, fisica, mentale o spirituale, possibile senza questo principio. Generazione, rigenerazione e creazione d'ogni cosa ha per base questo grande principio, che insegna come ogni elemento maschile contenga il suo elemento femminile, e viceversa. Guai a coloro che guarderanno al principio del Genere per enunciare basse, perniciose e degradanti teorie, insegnamenti e pratiche, sbandierati con titoli fantasiosi, che in realtà non rappresentano che una vera "prostituzione" del principio stesso. Si tratterebbe solo di nefande riesumazioni di antiche forme infami del "fallicismo", che portano inesorabilmente alla concupiscenza, alla dissolutezza ed alla perversione dei principi della natura, ovvero alla rovina del corpo, dell'anima e dello spirito. Per il puro tutto puro, come per l'abbietto tutto abbietto.

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