sabato 21 aprile 2012

Libero Pensiero ed Esoterismo



Non esiste, ne può esistere, contraddizione tra il "libero pensiero" e le grandi intuizioni espresse con il linguaggio -talvolta ermetico- del simbolo. Che anzi proprio in ciò è il vertice e la sintesi di tutto il sincretismo filosofico della Libera Muratoria. Ed ogni ricerca è da noi affrontata e svolta impegnando il metodo esoterico, l'unico capace di creare luce e calore nell'intimità più profonda della coscienza.

D'altra parte, in coerenza al suo principio di universalità, la dottrina massonica, per il fatto stesso di concepire l'Istituzione come una fraternità composta di uomini liberi ed uguali, porta tori di ogni convinzione e di ogni fede, senza prevenzioni e diffidenze, ha sempre affermato il valore trascendente del pensiero umano. La libera e spontanea elaborazione del pensiero, infatti, pur criticando e rielaborando senza sosta le sue stesse ideazioni, non può cadere mai in errore, essendo alla continua ricerca del vero. Se tale è la via della ricerca, la spontaneità e l'originalità del pensiero potrà portare da una verità ad un'altra che diviene, a sua volta, oggetto di rielaborazione e quindi di superamento da parte di un'altra verità, appunto, superiore.

Da ciò l'esigenza di comprendere ed esaminare tutte le verità elaborate dal pensiero, ripensandole criticamente. Da ciò deriva ancora un'altra esigenza: quella della assoluta e illimitata libertà di esercizio del pensiero, svincolato dalla imposizione di dogmi e preconcetti propri o, peggio, altrui. Nessuno può quindi ritenersi depositario della "verità" nè potrà comunicarla ad altri con precetti o formule. La verità eterna, simboleggiata nel Tempio dal "Triangolo sacro" o "Delta", si rivela all'uomo soltanto nell'intimo della sua coscienza come "Luce" del suo "libero pensiero" e costituirà guida nel cammino da percorrere nello spazio ideale delimitato dai tre vertici del triangolo che simboleggiano la Libertà, l’Uguaglianza e la Fraternità. 

Il simbolo che ho richiamato ora nella sua immediatezza visiva e che possiede una grande ricchezza di contenuti esoterici, potrà essere oggetto di meditazione e di studio come esercizio delle proprie capacità speculative. Sappiamo anche che le verità più alte presentano difficoltà di comprensione e, talvolta, aspetti contraddittori per cui il pensiero umano è costretto a battute di arresto; l'intelletto che le ha formulate non riesce ad eliminare o a. superare tali difficoltà.  

Ma sappiamo anche che, a fronte di tali situazioni di difficoltà, per giungere ad ulteriori traguardi, diviene necessario ed utile applicare quella "logica" particolare che è detta appunto "dialettica".  Le sue regole, osservate da sempre dai Liberi Muratori, sono formulate in maniera chiara nei testi, anche elementari, di filosofia e sono per se stesse facilmente comprensibili.  

Tuttavia la loro padronanza ed il loro uso richiedono uno studio assiduo e lungo esercizio sotto la guida di Maestri.  Perchè tali regole servono a poco e possono addirittura indurre in errore se non se ne abbia sicura conoscenza al punto da farne vera e propria arte.  E’ questa un'arte che i Maestri trasmettono gradualmente agli "iniziati". E le "colonne" che sorgono all'interno della porta di ogni Tempio massonico hanno simbolizzato e rammentato ai Fratelli, dal momento della loro iniziazione, il concetto fondamentale che la verità è la sintesi dialettica di una tesi e di un'antitesi, astratta ed opposta. 

Questa verità, comunque, non può essere raggiunta senza avere prima chiarito e spianato, con assoluto amore del "vero" e del "bene", ogni possibile contraddizione. Con ciò si presuppone, evidentemente, il preventivo abbandono di ogni diffidenza verso l'altrui pensiero e di ogni indulgenza verso i propri pregiudizi. La Luce massonica è quindi. non solo coerenza logica ma anche sintesi dialettica; e da tante radici il libero pensiero trae nutri mento per alimentare l’albero eterno della sapienza., non solo nei suoi rami ma anche nel suo stesso tronco, nella sua intima essenza.

E' così che ogni accrescimento della propria conoscenza diviene stimolo e nutrimento della volontà di progredire, ed ogni verità acquisita diviene, a sua volta, irresistibile spinta verso ulteriori esperienze. Giorno per giorno, momento per momento, si forma e cresce nella coscienza di ognuno di noi quella saggezza massonica che trova alimento nel pensiero e nell'azione individuale, oltre che nell'assimilazione dell'insegnamento dei Grandi Iniziati, ma -soprattutto- nella ricerca massonica costituita dall'"esoterismo", unico possibile strumento di indagine per il raggiungimento della verità. E' un lavoro che, alla fine, diviene "saggezza". Saggezza che nessuno può insegnare ma che ognuno può e deve apprendere da sè, per amore profondo della verità e col solo aiuto dell'esperienza personale e fraterna. 

Al termine "esoterico" vengono spesso attribuiti significati impropri, talvolta collegati a concezioni primitive di veggenza mistica o di magia, dimenticando l'etimologia stessa della parola ed il suo significato, appunto, etimologico. Esoterico significa: "interiore". Ed esoterica è dunque quella indagine che impone di cercare la verità unicamente nella profonda intimità della propria coscienza. Tale ineguagliabile strumento non ha nulla di trascendentale nè di misterioso.

Eppure le sue possibilità operative sono immense perché fondate sul principio "nosce te ipsum" che consiste, come già detto, nel fare scaturire la verità dalla profonda, insopprimibile intimità della coscienza. Esoterismo allora altro non è se non il metodo di indagine di cui possono disporre i Liberi Muratori e che essi utilizzano sistematicamente nella loro ricerca incessante sui problemi fonda mentali ed universali della vita, nel rigoroso ed assoluto rispetto del pensiero altrui sforzandosi di comprenderlo razionalmente e di superarlo. 

Per questa via il Libero Muratore giunge a superare anche il suo preesistente pensiero e a realizzare una nuova e più ampia sintesi che, a sua volta, comprende e supera il pensiero proprio e quello altrui. E' così che Egli non si limita solo ad arricchire le proprie conoscenze ma fornisce anche stimoli e orientamenti per la propria condotta. Nel passato, la "maieutica" di Socrate, i "Colloqui" di Platone e dei Peripatetici di Atene e tutti i lavori delle Scuole iniziatiche d'Oriente e dell'Occidente, erano applicazioni della ricerca esoterica, fissate in parole è "simboli" precisi, nell'osservanza di una legge assoluta: l'esigenza della ragione e quella della volontà. 
Ma perché, ancora, il "simbolo". 
Perché esso racchiude e sintetizza la storia di tutta una infinita serie di generazioni e di tutte le loro esperienze umane attraverso secoli e millenni; perché esso (come il cosiddetto "quaternario degli elementi": -terra, acqua, aria, fuoco-) simboleggia i passi compiuti dal pensiero umano per ordinare il mondo caotico delle sue sensazioni ed intuizioni sistemandole in un quadro concettualmente logico; perché esso traduce concetti e precetti talvolta contenuti in leggende o altre testimonianze del passato, in una forma che richiama subito alla mente, ed in modo completo, l'intero contenuto del loro complesso significato. 
Il simbolo, interpretato esotericamente, possiede la capacità intrinseca di sprigionare illimitata energia spirituale; ha la forza di fare emergere dal profondo impulsi emozionali di portata sociale e culturale; ha il potere di sprigionare quella "Luce" che si accende nel Tempio e che si propaga filtrata all’esterno con la sua capacità di tradurre la "verità" in "bellezza".

Nessun commento:

Posta un commento