giovedì 5 aprile 2012

Massoneria esempio di vita










Diceva Eraclito di Efeso, filosofo ionico vissuto verso la fine del VI secolo: "Rispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna rispetto alle cose caduche, i più invece pensano solo a saziarsi come bestie". Questo frammento ci spinge ad una più profonda meditazione sui tempi in cui viviamo. Il mondo ha urgente bisogno di ideali, è dominato dall’avere, dal successo, dal caduco, dal desiderio di edonismo, dal mito del superfluo, dalla paura di sbagliare. L’uomo di oggi vive nell'incertezza e nell'insicurezza. Non riesce a capire su quali basi debba progettare il proprio futuro. E' più informato e meno sapiente, non si chiede che senso abbia la vita.

Non collega i dati con i significati. E' costretto ad una "navigazione di piccolo cabotaggio". Non è più Ulisse. E' povero di tutto. La sua vita si può riassumere in una frase: "Domani è un altro giorno, si' vedrà"

Ogni aspetto della sua vita è coinvolto dall'indifferenza e dal cinismo.

In questa situazione si leva alto l'esempio di vita del Massone con i suoi ideali. Egli è uomo libero e di buoni costumi e forte delle tradizioni iniziatiche del passato, propone l'unico strumento di vera pace che è la Fratellanza tra gli uomini, ponendosi come punto di riferimento e modello per una società nella quale i "valori tradizionali smarriti" non sono stati sostituiti con valori alternativi. Il Massone si distingue per la sua educazione, per la sua formazione, per le riflessioni personali e le esperienze vissute; tutte chiavi che gli permettono di interpretare e comprendere la cultura generale. Si educa secondo ideali di rettitudine, di fratellanza di tolleranza a cui si conforma anche nella vita, costituendo così un esempio per coloro che lo circondano. E' questo l'aspetto exoterico di un lavoro di costruzione interiore, attraverso quel "Nosce Te ipsum" di socratica memoria, che gli permette di prendere coscienza della piena realizzazione della sua spiritualità e gli dona la possibilità di sconfiggere le tenebre.

La sua aspirazione è orientata alla perfezione, che non è quella della potenza terrena, ma la ricerca di sicure trascendenti conquiste di conoscenza.

Il Massone, come Diogene, cammina con la sua lanterna fra mille dubbi, incertezze, ma certo che la sua ricerca non deve finire mai, perché, se giungesse a risultati definitivi, cesserebbe il suo anelito di ricerca. Ancora, nel corso di questo cammino non deve permettere che l'egoismo impedisca la sua elevazione spirituale, nè che le lusinghe del mondo profano lo portino lontano dalla verità, l'unica che lo renderà libero. Solo così il Massone potrà vivere e lavorare per il bene e il progresso dell'Umanità.


Coltivando valori come la libertà, la morale, la virtù, la tolleranza può contrapporre all'egoismo imperante la solidarietà, l'insegnamento che viene dato al Fratello con l'iniziatico abbandono dei metalli, il silenzio, l'umiltà. Il Massone non si propone di cambiare il mondo imponendo le proprie soluzioni, nè vuole vivere distaccato dal mondo profano, perché la ricerca della verità e il proprio perfezionamento non possono svilupparsi sul completo eremitaggio, ma si sforza per dare equilibrio e giustizia al rapporti tra gli uomini. Ecco perché il Massone, essendo come iniziato totalmente svincolato per definizione da ogni condizionamento politico, religioso, economico ecc.. può impegnarsi profondamente e liberamente per dare un contributo determinante alla soluzione dei mille problemi che affliggono l'umanità. La sua posizione è di assoluta obiettività e disincanto perché vive e lavora solo per il bene dell'Umanità e non per tornaconto personale.

Allora, proiettato nel mondo profano che lo circonda, deve donare agli altri i propri valori perché non basta predicare la tolleranza, la giustizia, la libertà, la fraternità, l'uguaglianza se non ci si prodiga a fondo per far capire che ognuno può conservare le proprie abitudini culturali e la propria individualità rispettando e tollerando quelle altrui.

Il Massone del Nuovo Millennio profano, non può e non deve sottrarsi alle sfide planetarie che sono costituite dai gravi problemi che derivano dalla crescita mondiale, dalla miseria di gran parte degli abitanti del pianeta, dagli stessi problemi di convivenza.

E' giunta l'ora di un nuovo adattamento, di studiare nuove strategie perché vi sono enormi ostacoli alla realizzazione di una nuova etica (nuovo umanesimo) che permetta comunione e convivenza fra uomini di diverse etnie: i nostri tempi hanno visto il rinfocolarsi di integralismi religiosi, nazionalismi, ignoranza e povertà. Il Massone con i suoi principi deve contribuire in misura notevole alla costruzione di un nuovo tempio.

Ricordiamo l'opera e l'esempio, nei secoli passati, di tanti illustri Fratelli che si sono prodigati, fino alla morte, per il bene della Patria e dell'Umanità.

Ricordo una frase di uno dei più importanti esponenti dell'Illuminismo Tedesco e della Massoneria dell'epoca: Lessing: "Il Massone è colui che organizza la propria esistenza in modo da contribuire al perfezionamento di quell'opera d'arte che è la vita dell'intera umanità".

2 commenti:

  1. Sono un apprendista della loggia 1006 Pietro D'Abano all'oriente di Abano Terme (PD) e sono affascinato dai vostri lavori.
    Che la Luce della Sapienza rimanga nei nostri cuori. Un T:.F:.A:.

    RispondiElimina