Due colonne si ergono all’ ingresso
del Tempio massonico.
L’ una è riservata agli Apprendisti,
l’ altra ai Compagni d’ Arte.
Quanto ai Maestri essi sono
simbolicamente collocati al centro della soglia, perché regnano
simultaneamente su codeste due espressioni del sacro. Le due colonne
libero-muratorie ebbero per modello quelle del Tempio di Salomone, a
loro volta ispirate agli obelischi antistanti l’ entrata dei Tempi
egiziani. Codesti monoliti avevano la funzione di disgregare le
perturbazioni cosmiche. Simili antenne potevano captare ciò che gli
ermetisti definiscono ( l’ armonia delle sfere ) e la offrivano in
partecipazione agli iniziati.
Sulle due colonne del Tempio massonico
sono scolpite delle melegrane. Un frutto già consacrato a Demetra e
Persefone dagli iniziati di Eleusi e inteso come simbolo delle
occulte ricchezze della terra divinizzata.
Per i padri della chiesa la melagrana
raffigura la comunità di fedeli radunati nella chiesa, così come la
scorza del frutto ospita e protegge molteplici grani. Per dirla in
altri termini: i popoli più diversi possono essere uniti da una
medesima fede e analogamente i Massoni delle più divergenti
tendenze possono e debbono sentirsi in comunione nella dimensione
del sacro.
( Cosa designa il frutto del melograno?
). L’ unità della fede?. Dunque, come nella melagrana si vede un’
unica scorza e all’ interno di essa molti, moltissimi grani,
similmente l’ unità della fede ricopre esternamente innumerevoli
popoli della Santa Chiesa e racchiude all’ internodi se stessa la
molteplice diversità dei loro meriti.
Non si potrebbe trovare migliore
immagine per raffigurare la trasmissione di una possibilità
spirituale; trasmissione e spiritualità che i Massoni sono sempre
tenuti prima ad assumersi e a realizzare poi.
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